Riccio occidentale

Nome Latino Erinaceus europaeus
Famiglia Mammiferi


Il riccio è uno dei mammiferi più diffusi. Misura fi no a 25 cm di lunghezza e ha corpo tozzo e grosso e zampe corte; il dorso e i fianchi sono coperti di fitte spine bianche alla base e sulla punta, con delle fasce centrali di colore marrone o nero. Le aree di pelle nuda (orecchie, zampe e naso) sono di colore nero mentre il muso è ricoperto da pelo marroncino.
Gli occhi sono molto piccoli e la vista non è molto sviluppata, mentre il principale senso è l’olfatto: per questo il naso è relativamente grosso e mobile. Il riccio è onnivoro: si nutre di invertebrati e artropodi, rane, piccoli rettili, uova e bacche.
È un animale prevalentemente notturno e durante il giorno riposa nascosto nella sua tana, costituita da una cavità nel sottobosco, mentre di notte esce alla ricerca di cibo. Nei mesi invernali il riccio cade in letargo, rifugiandosi in cavità riparate; al risveglio inizia il periodo riproduttivo, che può proseguire fi no a luglio; i piccoli nascono dopo circa 30 giorni e hanno già gli aculei sul dorso.
Le spine del riccio servono a proteggerlo da predatori e da cadute: quando incontra un pericolo, il riccio drizza gli aculei sul dorso e si appallottola su sé stesso, diventando così impossibile da attaccare; questo purtroppo non funziona di fronte alle automobili, che sono una delle principali cause di diminuzione dei ricci nel nostro territorio.

HABITAT
Il riccio frequenta zone boscate, anche se si trova più spesso ai margini, in boschetti, siepi e fi lari ma anche parchi e giardini. È una specie diffusa in gran parte d’Europa e in Italia è assente solo dalle zone strettamente alpine.

Per gentile concessione del Parco Adda Nord



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